NASCITA DI UNA DISCARICA – Parte seconda

Continua il racconto della nascita della discarica in valle Oxentina.

In questa puntata:
Dopo la decisione della Provincia di Imperia di creare una discarica nel Vallone dei morti, tra Taggia e Badalucco, i residenti ed i frequentatori abiutali della zona hanno deciso di incontrarsi sul luogo per un presidio. E’ sorto un comitato contro la discarica. La voce di protesta inizia a sollevarsi in modo considerevole.

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GUARDA IL SECONDO EPISODIO:
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6 commentaires

  1. Concordo appieno con la popolazione : forse davvero si é voluto arrivare al criterio di « urgenza » per giustificare una scelta affrettata per non dire controproducente .In questo senso la paventata via del « commissariamento » potrebbe non rivelarsi il peggiore dei mali ma ,comunque il problema sarebbe solo rimandato. Esprimo totale solidarietà ai promotori dell’iniziativa disposto a sostenere l’aione di dissenso con la firma del documento approntato. Cordialmente , Giorgio Mantovani

  2. Gent.mo Giorgio Mantovani, la ringrazio per il commento e la invito a visitare il sito wwww.discaricaoxentinanograzie.wordpress.com, potrà relazionarsi con i sostenitori e fornire nuove idee e sostegno.
    con i più cordiali saluti, Franco Revelli

  3. ho visto il filmato e l’ho trovato molto interessante ,si deve continuare a insistere perché un posto così bello e incontaminato non diventi una mostruosità . Speriamo che sempre di più siano quelli che accompagnano il vostro e nostro proposito di far desistere il progetto fatto al riguardo.Saluti Anna Anfossi.

  4. La storia di una discarica in valle argentina non è solo argomento
    di oggi , già negli anni 80 era stata condotta una battaglia
    simile in zona Lone (qualche km prima) questi stessi ……
    di urgenza è storia vecchia , ricordo che fu presentata come
    sede provisoria in un’area boschiva nel territorio del
    comune di Castellaro di poche migliaia di mt (ma estendibile su
    ben 80.000 mt) doveva essere una discarica a breve periodo
    perchè (dicevano) « In attesa di realizzare un impianto di
    smaltimento a tecnologia avanzata con produzione di umus
    a uso agricolo e biogas » . A distanza di 25/30 anni dove
    è finito il progetto o le varie alternative proposte? Prima
    di parlare di mafiosità del sistema parlerei di povertà di
    contenuti di una casta politica che vive alla giornata sinchè
    và , in tempi andati eravamo una provincia con il più alto
    tenore di vita , guardiamo oggi: olivicoltura ,floricoltura ,
    turismo ,ecc. Ma ne avessero beccata una giusta!
    Un’ultima cosa mi preme dire dato che in tempi di magra tutto
    quanto muove fa sognare , informandosi bene cosa è un
    impatto di trasformazione su un territorio senza una seria
    valutazione concordata e gestita con le popolazioni locali,
    se la realizazione di un borgo residenziale su Castellaro
    a portato più problemi che benessere(vedere cronache di
    giornali, tivù e zemiafilm stesso) cosa potrà offrire di
    interessante una discarica?

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